9 marzo 2011

Cosa ne pensi?

Ho chiesto ad alcuni studenti della facoltà di Architettura di Reggio Calabria con quale di queste affermazioni concordano maggiormente..

1. "... Il problema con i classicisti, è che quando guardano un albero, non vedono altro, e disegnano un albero..."
(Andy Warhol)

2. "Per me il design è un modo di discutere la vita. È un modo di discutere la società, la politica, l`erotismo, il cibo e persino il design. " 
(Ettore Sottsass)

3. "Complicare è facile, semplificare è difficile. Per complicare basta aggiungere, tutto quello che si vuole: colori, forme, azioni, decorazioni, personaggi, ambienti pieni di cose. Tutti sono capaci di complicare. Pochi sono capaci di semplificare. (...) La semplificazione è il segno dell'intelligenza, un antico detto cinese dice: quello che non si può dire in poche parole non si può dirlo neanche in molte." 
(Bruno Munari)

4. "L'arte del disegno è fondamentalmente ancora la stessa fin dai tempi preistorici. Essa unisce l'uomo e il mondo. Vive attraverso la magia." 
(Keith Haring) 


Wakku
"Quello che mi rispecchia di più è il terzo ed è anche la mia idea di architettura. Ogni cosa deve stare al suo posto per un preciso motivo funzionale e compositivo, l'ideale sarebbe trovare un equilibrio per cui se aggiungi o togli qualcosa l'oggetto perde la sua identità o funzione... è un concetto più filosofico che altro e per riuscire a fare qualcosa del genere secondo me devi essere un genio..."

Ale
"Secondo me dire che "complicare è più facile" è una cosa scontata, è il semplificare che diventa più difficile dal momento che devi fare le giuste scelte per eliminare il superfluo e rendere in maniera più semplice e diretta un concetto..."

Cripi
"Io direi la 4, giusto perche' sto studiando Storia dell'Arte, anche se l'arte del disegnare cambia nel corso degli anni, però e' vero che unisce l'uomo e il mondo..la natura... Sono tutte interessanti, la prima e' simpatica per esempio."

Ru
"Non approvo Sottsass! Sicuramente preferisco Munari perchè in ogni sua affermazione e paradigma non perde mai contatto con la realtà. Ciò vuol dire che rimane concreto e assolutamente protagonista dato che i tempi ci costringono, anche, ad un' "astrattezza culturale"! Inoltre, come non quotarlo!? Lui con i suoi antichi detti cinesi... :P"


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